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Dodicesimo Giorno di Viaggio

Giovedì 9 luglio Empoli Organizzazione. Empoli accoglie la Carovana per un giorno di riposo e di organizzazione della riunione del 10 luglio in Consiglio Regionale, a Firenze. Ne approfittiamo per proporvi un video del Terzo Giorno di Viaggio, l'intervista al Professor Silvano Ragozza, storico esperto di canapa, girato presso la Cooperativa Sociale "La Prateria" di Nosere, Domodossola.

Decimo Giorno di Viaggio

Martedì 7 luglio Da Trieste a Bologna  Sulla strada non può mancare una sosta al Museo della civiltà contadina di San Marino Bentivoglio (BO), dove il custode Sebastiano Bartolotta ci guida alla scoperta degli strumenti che agricoltori, tessitori e cordai utilizzarono fino agli anni '50. Scavezzatrice, strigliatrice, aratro ravagliatore, decanapulatrice, falci manuali e meccaniche, pressa, arcolai, filatoi, telai: il Museo contiene questi e altri strumenti che rievocano i lavori tradizionali di coltivazione e trasformazione della canapa per farne vestiti, lenzuola, vele per le navi e tele per i quadri. All'esterno del Museo, accanto a un frutteto che raccoglie antiche qualità di mele, pere, prugne e pesche, c'è un canapaio che fornisce le piante a laboratori didattici sulla sua lavorazione e nasconde, al suo interno, un labirinto di piante di canapa in cui giocano i bambini.

Nono Giorno di Viaggio

Lunedì 6 luglio Trieste   A Trieste la Carovana è accolta da Markab Mattossi di Overgrow e dal bar Il Cappellaio matto, che ospita un buffet a base di farina, semi e olio di canapa preparato dalla pasticceria Novak. In questa occasione la telecamera raccoglie alcune impressioni sui cibi a base di canapa fra gli avventori del bar. La serata si conclude con una performance di Attilio il Fakiro sui chiodi.   La Carovana è di nuovo in partenza per l’Emilia: oggi, martedì 7 luglio, alle 16, visiterà il Museo della civiltà contadina di Bentivogio (BO) e domani, a Bologna, parteciperà ad un incontro di ricercatori che presenteranno recenti studi dedicati alla canapa.   Il viaggio proseguirà verso la Toscana (9-10 luglio), l’Umbria e la Romagna (11), Marche e Abruzzo (12-13), Lazio (14-16), Campania (17-18), Molise (19), Puglia (20-21), Basilicata (22), Calabria (23-25), Sicilia (26-29) e Sardegna (30 luglio-3agosto).  

Ottavo Giorno di Viaggio

  Domenica 5 luglio Padova   Dalle montagne alto-atesine alla Festa di Radio Sherwood di Padova, dove nasce un dibattito informale ospitato da Overgrow e dal growshop Padovano “Il Giardino di Grace”. La sera, il Video box della Carovana raccoglie testimonianze e punti di vista sulla legalizzazione della canapa.

Settimo Giorno di Viaggio

Sabato 4 luglio Verso l’Alto-Adige: da Tione (TN) a Carezza (BZ)   Dopo una notte trascorsa in montagna, eccoci di nuovo in viaggio per l’Alto-Adige: a Bolzano la Carovana incontra Peter Grünfelder del Cannabis Competence Center, che la conduce tra le Dolomitialto-atesine presso la baita Tschein Hütte, a due passi dal meraviglioso Lago Carezza. Qui, l’incontro con Christoph Kirchler di Ecopassion, la società alto-atesina che si occupa della pianta della canapa da tutti i punti di vista e, attraverso il coinvolgimento di piccole imprese locali, a cui ne affida la coltivazione, la lavorazione e la trasformazione secondo antiche tradizioni artigianali e nuove tecnologie, persegue l’obiettivo di creare piccole filiere sostenibili radicate nel territorio per incentivare l’economia locale.  

Sesto Giorno di Viaggio

  Venerdì 3 luglio In provincia di Trento: da San Lorenzo in Banale a Tione   La Carovana sale in montagna e, tra le Dolomiti, scopre persone giovani, ottimiste e piene di creatività che hanno trovato nella canapa un’occasione per uscire dalla crisi, recuperare tradizioni agricole locali, sviluppare antichi saperi con nuove tecnologie e riportare questa pianta in una zona che la coltivava, ne conosceva gli usi tessili e ora la recupera per trovare nuovi sviluppi in campo alimentare. A San Lorenzo in Banale Anna Zambanini, giovane assistente sociale, da un paio d’anni ha lasciato il suo lavoro per intraprendere, nel terreno di famiglia, una coltivazione di cereali e piante officinali tra cui la canapa (varietà Futura 75), che da queste parti produce semi di altissima qualità. A Tione, poche decine di km più in là, il suo amico Lorenzo Zoanetti, ingegnere, grazie alla canapa ha riscoperto e valorizzato il diploma agrario che pensava ormai inutile e, presentandoci il suo campo, spiega quanto sia facile oggi coltivare canapa certificata: non è necessario essere un’azienda agricola, basta avere un pezzetto di terra, comprare semi certificati e denunciare la coltivazione alle forze dell’ordine.

Quinto Giorno di Viaggio

  Giovedì 2 luglio Da Lugagnano a Orino (VA) a Milano...   Sulla via del Trentino, un passaggio dalla Lombardia: a Orino (VA) c’è Marco Moscatelli, che coltiva canapa e svolge un’importante operazione culturale nella Pro loco del comune e nel suo growshop “Semimatti”. Prodotti alimentari e cosmetici a base di canapa, materiale informativo su canapa e alcol, prevenzione dell’abuso, attività culturali, laboratori didattici: nel giardino della Pro loco di Orino c’è un piccolo canapaio e, accanto a ciascuna pianta di canapa, una targhetta con il nome del bambino che l’ha seminata. Dopo un pranzo prelibato a base di canapa offerto dalla Pro loco, occasione per ritrovare l’amico Renato Comolli alias Il Rosso, storico artigiano lombardo costruttore di cilum, i carovanieri partono per Milano, dove li attende una serata al Leoncavallo con cena a base di canapa e l’inaugurazione del Video box della Carovana, che collezionerà lungo tutto il viaggio storie, testimonianze, suggerimenti, denunce, storie e pensieri legati alla canapa nonché le vicende di ordinario, assurdo proibizionismo che costellano la vita degli estimatori della canapa e che la Carovana ha l’obiettivo di raccogliere e diffondere. Nel corso della serata milanese, il video box ha ospitato anche i messaggi di Daniele Farina, parlamentare SEL dell’intergruppo per la legalizzazione e di Elena Iannuzzi del Leoncavallo  

Quarto Giorno di Viaggio

Mercoledì 1° luglio Lugagnano Val D’Arda (PC)   La prima tappa emiliana della Carovana è dagli amici di CanaPiace, Marino Longo e Bernardino Castellana, che dall’anno scorso coltivano canapa nelle valli dell’Appennino Piacentino, a Lugagnano Val D’Arda, nelle vicinanze di Castell’Arquato. Dopo una visita con telecamere e cavallo al campo di Prato Ottesola, fitto come una foresta, che per un po’ si è trasformato in un set cinematografico, l’Agriturismo “Prato Verde” ha ospitato un dibattito sulla canapicoltura nel piacentino, lo spettacolo “Canapa conferenza tragica” di e con Giovanni Foresti e Paola Omodeo Zorini e le performance di Attilio, il Fachiro ufficiale della Carovana, accompagnato dalle note del fisarmonicista e compositore Sisto Palombella, autore dell’inno dellaCarovana, “La Canapacarovana”. Il tutto accompagnato da birra e chisolini alla canapa.  

Terzo Giorno di Viaggio

  Martedì 30 giugno In Val d’Ossola (VB): Domodossola, Nosere Domodossola, Montecrestese (Ghesc), Crodo, Croveo   Il terzo giorno è dedicato all’incontro con l’Associazione “Canapa Alpina”: cinque comuni, alcuni privati e una scuola agraria della Val d’Ossola che hanno da poco dato vita a coltivazioni di canapa distribuite su un terreno di 7000 mq suddiviso in svariati appezzamenti. Dopo un pranzo al ristorante vegano Sali&Pistacchi di Domodossola ricco di piatti a base di canapa, i carovanieri hanno seguito Simona Brini, chimica ambientale e coordinatrice dell’Associazione “Canapa Alpina” e Stefano Costa, Sindaco di Baceno e professore all’Istituto Agrario “Silvio Fobelli” di Crodo, alla scoperta delle persone e dei campi coinvolti nel progetto. Dalla Cooperativa Sociale “LaPrateria” di Nosere Domodossola ai campi di Croveo delle sorelle Felisatti e Luisa Cappelletti, attraverso i racconti del Professor Silvano Ragozza, storico esperto di canapa, la visita delle coltivazioni degli studenti dell’Istituto Agrario, le antiche storie di scarpe in canapa delle donne di “Canapa Alpina”, la Carovana ha raccolto aneddoti, storie e saperi provenienti da una zona che conosce la canapa da sempre e che la sta riportando alla luce, in montagna come nel centro di piccole cittadine, per farla ritornare nella quotidianità collettiva di queste zone. Qui la pianta cresce con successo fino alle altezze dell’Alpe d’Evro, presso cui si trova, a 1650 metri, il campo più piccolo del progetto “Canapa Alpina”. Tra un campo e l’altro, Simona Brini ci ha portati al borgo di Ghesc (Montecrestese) per incontrare Maurizio Cesprini dell’Associazione Canova, che si occupa di coltivazione e di bioedilizia a base di canapa: in questo antico borgo di montagna, in un piccolo anfiteatro in pietra, Maurizio ci ha raccontato del suo progetto di recupero dell’architettura tradizionale locale attraverso la canapa e dei laboratory internazionali che organizza sulla bioedilizia, in particolare sui termointonaci in canapa. Breve intervista a Luisa Cappelletti e a Evelina e Fabrizia Felisatti. Andrea Spina Videomaker Technology Partner: NumTech e Viral Octopus

Secondo Giorno di Viaggio

  Lunedì 29 giugno Da Visone a Genova a Torino   Dopo una notte trascorsa nella pace della Cascina Nelson Mandela, la Carovana riparte per Genova, dove la attende una rapida intervista con la giovanissima Consigliera Comunale Marianna Pederzolli e con Domenico Chionetti della Comunità di San Benedetto al Porto, e subito ritorna a Torino, alle 18, per un’Assemblea pubblica del Coordinamento Piemontese Unitario per la Legalizzazione della Canapa in Cavallerizza attorno alla proposta di legge dell’intergruppo parlamentare per la legalizzazione della canapa. Il tutto, accompagnato dal buffet vegetariano alla canapa proposto dal Coordinamento per finanziare la Carovana. Ecco una breve intervista a Marta Pederzolli e Domenico Chionetti al porto di Genova   Andrea Spina Videomaker Technology Partner: NumTech e Viral Octopus

Primo Giorno di Viaggio

  Domenica 28 giugno 2015 Da Carmagnola (TO) a Visone (AL) Domenica 28 giugno partiva ufficialmente la Carovana della Canapa: alle 10 del mattino i viaggiatori della canapa si sono dati appuntamento al Museo della Cultura e della Lavorazione della Canapa di Carmagnola, luogo simbolo della canapicoltura piemontese, e lo hanno trovato chiuso. Da aprile ad ottobre, infatti, il Museo apre il sabato e la domenica dalle 15 alle 18 e, la seconda domenica del mese, anche dalle 10 alle 12. Fortunatamente a Carmagnola c’è Assocanapa, la storica associazione che negli anni ’90 ha rilanciato la canapicoltura in Italia, così i carovanieri hanno trovato una porta aperta e ne hanno approfittato per intervistare il presidente Felice Giraudo e la segretaria nazionale Margherita Baravalle. Nel pomeriggio, un viaggio attraverso il Piemonte alla volta di Visone, nella campagna alessandrina, dove la Carovana era attesa alla Cascina Nelson Mandela della Comunità di San Benedetto al Porto per il Festival della canapa e dell’agricoltura evoluta organizzato dall’Associazione Zenzel. Un pomeriggio ricco di workshop sugli svariati usi della canapa, dal pane ai mattoni in calce e canapa, tra visite ai campi e cibo colto dall’orto. Verso sera, un dibattito ricco di ospiti: Felice Giraudo, Presidente di AssoCanapa, GiorgioFerrero, Assessore Agricoltura Regione Piemonte, Massimo Fiorio, Deputato Commissione Agricoltura, Giuseppe Vitale, medico fitoterapeuta, Tania Re, psicologa, antropologa etnobotanica, FrancoCasalone, attivista, scrittore, coltivatore, Cesare Quaglia, agricoltore del direttivo AssoCanapa, Rosa Cerri, artista, presidente di ENDRA, Accademia Mediterranea d'Arte e Cibo, Fabrizio Manca, veterinario, Renato Del Mastro, CNR Imamoter, Dino Barrera, architetto e rural designer, Luciano Riberi, artigiano edile, Calcinia, GiovanniForesti, attore e attivista del Coordinamento Piemontese Unitario per la Legalizzazione della Canapa. A moderare il dibattito, Francesco Molan. All’imbrunire, lo spettacolo “Canapa Conferenza Tragica” di e con Giovanni Foresti e Paola Omodeo Zorini in notturna, illuminati dalla torcia di Attilio il Fakiro, che ha concluso la serata con la sua arte antica e persa di Mangiafuoco e Sputafuoco sulle note dei Caravan Flamingo. Andrea Spina Videomaker Technology Partner: NumTech e Viral Octopus  

Ricerca volontari

Il progetto si basa sul lavoro e sulla partecipazione volontaria. Le figure professionali necessarie sono tutte quelle relative alla comunicazione e alla organizzazione della carovana e alla realizzazione di un progetto cinematografico. Chiunque può essere utile in mille modi: dalla realizzazione pratica dei singoli eventi alla divulgazione online da casa, dalla fornitura di catering a punti di appoggio per la troupe (ricarica batterie, deposito sicuro materiali, parcheggio auto, momenti di relax e conforto, ospitalità per la notte…). 182

Autofinanziamento

Siamo partiti autofinanziandoci e abbiamo raggiunto la Puglia incontrando situazioni e persone bellissime e ospitali  :) Abbiamo capito che la missione è molto più grande, difficile e bella di quanto si poteva anche lontanamente immaginare. A questo punto possiamo chiedere anche il vostro contributo sapendo che non andrà sprecato. Dobbiamo montare decine di ore di filmati, dobbiamo ancora viaggiare fino in Sardegna dove approderemo il 30 luglio, dobbiamo incontrare ancora moltissime situazioni. Ma in questi 23 giorni abbiamo anche capito che il viaggio non finirà il 3 agosto, giorno in cui torneremo sulle alpi, ma continueremo a viaggiare, incontrare, documentare ancora per... qualche tempo. Puoi contribuire versando sulla carta a favore dell'associazione "Canapa italiana" IBAN IT83Q0616067684510702163237 Il progetto è totalmente autofinanziato. L’Associazione culturale senza scopo di lucro “Canapa italiana” indice una raccolta fondi per sostenere la Carovana della Canapa. I fondi raccolti serviranno per coprire le spese di: - - ufficio stampa - - staff cinematografico - - comunicazione e organizzazione - - materiali, viaggio, vitto e alloggio per i membri della troupe - - scrittura, realizzazione e diffusione del documentario - - tutte le necessità tecniche che la Carovana incontrerà lungo il percorso. L’Associazione “Canapa italiana” si impegna a garantire la massima trasparenza dei propri bilanci e ad investire le eventuali eccedenze attive nel proseguimento di questo lavoro, o comunque nella realizzazione di progetti che abbiano il medesimo scopo.